05/03/09

VITALIANO TREVISAN: EFFETTI COLLATERALI

Dopo l'incontro, un po' deludente, dell'inizio del nuovo cantiere di Tiziana, ci sono delle note positive. Una è di Paola C che segue:

La lettura che Vitaliano ha fatto del suo racconto ha avuto l'effetto di un incantamento di serpenti: eravamo tutte focalizzate e ammaliate dalla scrittura.
Nel mio caso posso dire che non si tratta solo del fascino esercitato dalla sua voce bassa, calma e teatrale che indubbiamente Vitaliano ha acquisito facendo esperienze varie di teatro e cinema. Questo effetto lo sperimento anche quando leggo i suoi testi per conto mio, ed è questa la differenza tra scrittura di qualità e il resto delle varie scritture che stanno in libreria. La qualità ti provoca un SILENZIO interiore, un RIVERBERO interno che è frutto della felice combinazione tra parole e contenuto. Il silenzio è necessario per riflettere, per sentire dentro il testo e ciò che porta nella tua vita mentale ed emozionale.
Il più delle volte il testo in 1ma persona è più attraente perchè ci immerge direttamente nel mondo di chi scrive. Devo aggiungere anche che mi sta facendo molto pensare ciò che Vitaliano ha detto riguardo i dialoghi diretti: lì inizia una "storia" e quindi inizio ad annoiarmi....
Questo senza nulla togliere ai veri narratori, che sono quelli che sono assimilabili alla nonna seduta al focolare, quando ti raccontava la storia di...ma allora penso a Isabel Allende, a Michel Faber....non certo aPaolo Giordano!

1 commento:

ale ha detto...

Grande! Per qualche congiunzione astrale ho letto "l'isolamento dei numeri divisibili solo per 1 e per se stessi" del buon Giordano subito dopo l'inquietante passeggiata descritta dal mio conterraneo... A dir poco straziante il salto di scrittura. Per tacer dell'umorismo involontario del fisico teorico!