31/07/09

AMAZON CANCELLA G. ORWELL DA KINDLE

In Usa sul lettore elettronico di molti clienti scompaiono «1984» e «La fattoria degli animali»

Quante volte il vostro libraio di fiducia si è introdotto furtivamente in casa vostra per riprendersi quello che vi aveva appena venduto (restituendo però corretta mente i soldi da voi spesi, lasciandoli sul vostro comodino)? Vi è successo eccome, se siete clienti di Amazon.com — la libreria via Internet più grande del mondo — e possessori del letto re elettronico Kindle, una specie di grosso iPod che non contiene musica ma libri, scaricabili via Internet senza fili e leggibili tra mite il grande visore delle dimensioni di un libro tascabile.

La notizia, che in prossimità del 1˚aprile non sarebbe mai apparsa sui giornali perché è tanto paradossale da sembrare un proverbiale, memorabile, incredibile «pesce» è questa: molti clienti di Amazon che avevano comprato le edizioni elettroniche di 1984 e La fattoria degli animali di George Orwell si sono accorti nei giorni scorsi che quei libri erano spariti improvvisamente dal loro Kindle. E che la cifra spesa per acquistarli era stata rimborsata sulla loro carta di credito. Un guasto? No: Amazon, con una mossa francamente in quietante e per la quale si è immediatamente scusato, si è collegato ai Kindle dei clienti e ha cancellato senza avvisarli quei due testi, regolarmente acquistati. Amazon aveva rilevato un problema di copyright, i responsabili delle due edizioni elettroniche non erano cioè titolari dei diritti sui lavori di Orwell, una sorta di pubblicazione abusiva. Le modalità certo lasciano perplessi: è chiaro che i clienti avrebbero dovuto essere almeno avvertiti del problema. E’ così finita inevitabilmente sotto accusa la scelta fatta da Amazon di agire direttamente calpestando privacy, buona educazione e — garantiscono numerosi giuristi americani che via Internet si sono immediatamente scatenati sulla questione — in violazione del con tratto sottoscritto dai clienti Kindle.

Il fatto che la cancellazione dei file — su un Kindle di libri ce ne stanno a centinaia — abbia colpito proprio George Orwell, e in particolare i suoi due libri più famosi, j’accuse di quel grande contro i pericoli del totalitarismo, rende l’incidente ancora più imbarazzante. Certo, da una parte bisogna ammettere che nella giungla dei diritti d’autore è sempre più difficile orientarsi. Ma un gigante come Amazon, che ha utili di oltre mezzo miliardo di euro all’anno e varie filiali nel mondo tra Giappone, Germania, Francia, Regno Unito (non esiste Amazon Italia, però, anche a causa degli evidenti problemi del nostro servizio postale che danneggiano il commercio online) dovrebbe sapere quali libri può vendere e quali invece sono off-limits per questioni di diritti. Perché la tecnologia che permette di comprare 1984 comodamente senza passare dalla libreria è la stessa che dà al Grande Li­braio il potere di riprendersi la sua merce sen za avvisare. E, verrebbe inevitabilmente da di re, tutto ciò è parecchio orwelliano.

(Corriere della Sera)

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