16/11/09

NORDEST, questo sconosciuto

Nordest, cosa vuol dire per chi ci abita? Si ha la consapevolezza delle risorse, dell'atmosfera e/o del paesaggio? Delle opportunità, della gente che lo popola, gli autoctoni e gli immigrati?

Suggerisco un lavoro agli spritzati: scrivere qualcosa di questa terra, che a volte ha una faccia maledetta, ma per molti, anche gente del Sud, è sinonimo di sogno da raggiungere, di lavoro per tutti. C'è la nebbia, l'inquinamento, la mafia del Brenta, le montagne, il mare, la pianura, le interminabili zone industriali, i piccoli aereoporti, con voli diretti per la Romania, il numero maggiore di Lap Dance in Italia, in relazione alla popolazione.
Un minestrone poco armonico?
Gli scrittori, pochi, che ne hanno parlato, ho in mente Massimo Lolli con ironia e Massimo Carlotto con sarcasmo noir, hanno tracciato un volto. C'è ancora tanto da dire sul Nordest, sarebbe interessante che noi, dato che lo viviamo, scegliessimo una sua espressione e su questa costruire un racconto. Perchè, come dice la gente di SUGAR PULP: il Nordest non è più un paese per vecchi! (invito a guardare il loro blog, cliccando sul link)
Ho lanciato la sfida, a voi raccoglierla.



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