15/01/10

Questo riccio così elegante...


Se andate alla sezione: libri e poi cliccate su classici troverete l'ultimo consiglio di Paola C riferito al libro "L'eleganza del riccio". Che c'entra con i classici della letteratura, potrebbe dire qualcuno, certo non è un libro che sarà ricordato nel prossimo secolo, ma classico non è solo questo. Mi rifaccio a I. Calvino e al suo saggio: Perchè leggere i classici, dove una delle definizioni è:
Il tuo classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.

Si è deciso di parlare di questo romanzo di M. Barbery vista la recentissima uscita del film, che al solito delude se paragonato al libro, ma è di piacevole visione e soprattutto ha un altro punto di vista, cioè quello della bambina, che cerca, come è chiaro anche nel libro, di non fare la fine degli adulti che ha attorno o, come dice lei, la fine del pesce rosso in una boccia.
E' un romanzo che da ottimi spunti di riflessione sulla nostra società che ragiona per stereotipi, dietro ai quali tanti si nascondono per poter vivere in pace, è questo il caso di Renée la portinaia protagonista. Senza banalità la storia e gradevolissima, dolce senza essere mielosa, arguta e dal finale inaspettato, possibile, come la vita di tutti noi. Guardate pure il film, ma prima o dopo leggete il libro, vi perdereste qualcosa che merita davvero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il libro mi ha affascinato, ma poi ho sofferto vedendo il film. Quante "raffinatezze" non sono state toccate, come la fine del romanzo ,completamente cambiata nel film :
"
non preoccuparti , Renée, non mi suiciderò e non darò fuoco proprio a un bel niente.
Perchè d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca del sempre nel mai.
La bellezza qui, in questo mondo."
Ecco, questo è un punto travisato nel film e che mi ha fatto soffrire.
Consiglio di vedere prima il film e poi leggere il libro oppure leggere solo il libro.

emma

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Emma!
M