21/01/10

ROMANZIERI DI CRONACA


Ieri sera, in una libreria in provincia di Vicenza, ho incontrato Massimo Carlotto che presentava il suo ultimo libro "L'amore del bandito". Tra i vari discorsi una cosa mi ha colpito particolarmente, ovvero la figura dello scrittore noir contemporaneo, che ha soppiantato il giornalista di cronaca. Da quanto, nei quotidiani del Nordest, non si leggono articoli che parlano di mafia (del Brenta, cinese, dell'Est...)? Il ruolo dello scrittore oggi è di denuncia della realtà che ci viene edulcorata dai mass media, e lo fa attraverso i romanzi, nei quali i personaggi indagano la parte più buia e nascosta della quotidianità. Alcuni possono nascondersi dietro alla fantasia della storia narrata, per continuare a pensare che la vita sia tutta a colori pastello, basta non guardare; altri, per fortuna, leggono tra le righe (a volte non serve neanche) per capire cosa succede in ogni città.
Carlotto è sincero nel suo dipingere il Nordest, i suoi personaggi, come il mitico Alligatore, li si può incontrare nei bar di periferia, la sera lungo le "strade dell'amore a pagamento", sono veri e crudi.
Diceva, in oltre, che da molti siti "caldi" d'Italia lo chiamano per scrivere su di loro, in modo che si sappia ciò che realmente accade. Lo chiamano perchè attraverso i romanzi, oggi, si può (si deve) denunciare i soprusi, l'inquinamento ambientale, i traffici mafiosi, la corruzione, a patto di scrivere in seconda di copertina: Personaggi e situazioni del romanzo sono frutto di fantasia.
Ecco un altro buon motivo per leggere (libri veri): conoscere la verità.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

In tal caso gli scrittori di noir sostituiscono gli storici, oltrechè i giornalisti....ma quanto a scrivere letteratura..bisogna vedere come scrivono.Piuttosto sarebbe da chiedere come vivono la necessaria aderenza al reale in rapporto alla creatività..
PaolaC