Romanzo che finalmente non teme di dire la verità sul Nord Est, luogo soprattutto mentale, che troppo spesso copre i suoi misfatti con il velo del buonismo cattolico.
Io sono il Vez. E questa è la storia di settantadue ore trascorse sull’asfalto del Nordest. Ho camminato e vissuto assieme a Nic, Giò e Mike. Uniti come fratelli di strada. Noi siamo la cerniera tra l’inferno e il mondo. Andiamo con sbandati, drogati, puttane, spacciatori. E stiamo anche con voi. Solo che non sappiamo più cosa è peggio e cosa è meglio. Tu hai mai fatto parte, almeno una notte, della nostra gioventù?Nel link allegato c'è una costruttiva, nonché condivisibile, riflessione sul perché i giovani autori del Nord Est non abbiano il coraggio di scrivere della verità. AFFARI ITALIANI.IT (del 4/01/2010)
Io rispondo con la nuova collana dell'editore E/O: SABOT/age, curata da Massimo Carlotto e dedicata alle storie che non si ha più il coraggio di raccontare. Vero, non solo Nord Est, ma la verità non è forse l'unica cosa che conta?
Secondo voi i nuovi giovani scrittori hanno il coraggio necessario per dire tutto ciò che gli altri tacciono?
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