1° febbraio 2013 | ore 19:10 | Palazzo Cordellina (VI) | 147 presenze
Quando organizzi la prima presentazione della nuova raccolta di racconti dello Spritz Letterario, fai due conti e pensi che ci saranno circa 60 persone [che pare già un successo].
Pensi anche che verranno soprattutto perché offri lo spritz a tutti.
Con lo scorrere dei minuti, le presenze raddoppiano e continua ad arrivare pubblico.
Tutti seduti, dislocati in due sale per questioni di sicurezza [la sala principale contiene 80 persone], tutti attenti. Età variabile, dai venti agli ottanta, uomini e donne.
I tre attori della compagnia La Trappola pronti ai loro leggii, Jader alla tastiera aspetta un cenno per partire. Sono emozionata come raramente mi è capitato. Prendo il microfono e, dopo i sinceri ringraziamenti a tutti, racconto chi siamo noi spritzati e cosa facciamo, spiego che non abbiamo una sede per gli incontri, perché vogliamo stare tra la gente, nei bar all'ora dello spritz. Due parole sul nuovo libro e una frase, tratta dal nostro manifesto, che è l'essenza del nostro agire per promuovere la lettura, la passione per la parola scritta, per conquistare, a beneficio di tutti, nuovi lettori e per ricordare a chi scrive che si deve rispetto a chi legge:
La presentazione/spettacolo inizia. Il pubblico ascolta attento, ride, segue fino alla fine. Non sono venuti solo per lo spritz.Spritz Letterario è e resterà, contrario ad ogni forma di elite intellettuale. Pensa che chi legge meriti parole degne del suo tempo e chi scrive, ne sia consapevole.
La vera rivoluzione intellettuale, oggi, passa per un pizzico di umiltà, una buona dose di creatività e tanta passione, quella vera. Noi ci crediamo.
Grazie, mi avete fatto capire che c'è ancora voglia di ascoltare e farsi coinvolgere, se la dialettica che si usa è per tutti.
Marianna
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