22/06/09

M. LOLLI AL PICCOLOFESTIVAL DI BASSANO


Sabato 20 giugno, chiostri del Museo Civico.
Massimo Lolli presenta il suo ultimo libro "Il lunedi arriva sempre
di domenica pomeriggio" ed. Mondadori.
Non conosco l ' autore , ma compero subito il suo libro e mi siedo ad ascoltare.
Istintivamente qualcosa mi dice che mi è simpatico.
Alle ultime battute della presentazione del libro dico "la sua simpatia mi ha travolto".
Leggo il libro: un libro vero, vivace, che leggo tutto d'un fiato, con la speranza che le pagine non finiscano mai.
Trovo di tutto nel libro: emozioni, sensazioni, ritratti di personaggi terribilmente umani, con le loro sfaccettature, descrizioni di angoli di una Vicenza che, a me che come lui sono vicentina d'adozione, sono apparsi così la prima volta che li ho scoperti.
Il protagonista è una figura che colpisce per la sua storia, le sue ambizioni, le sue speranze, illusioni e delusioni.
Andrea Bonin perde il suo posto di lavoro e si impegna con tutte le sue forze per trovarne un altro, reinventarsi la vita.
Nelle sue vicende s'intersecano spesso avventure amorose.
Donne che sono anche intellettualmente distanti da lui, ma nelle quali lui crede, ripone il suo desiderio d'essere corrisposto, amato.
Nel suo intimo cerca un amore vero, come cerca un lavoro vero, ma ogni volta dopo un approcio che lui dà per scontato appare la delusione.
Gli fanno da conforto piccoli squarci di paesaggi ridenti, la vicinanza dei piccoli animali che sà non lo possono tradire, loro che non parlano, ma cinguettano per esprimersi.
Se li tiene stretti, attraverso peripezie, per portarli poi nel loro posto ideale, nel parco.
Quello è forse il posto che anche lui desidera: un posto ideale che non esiste forse, che lui non trova e del quale è sempre alla ricerca.
Sensibilità, ironia, spirito d'osservazione, umanità e di tutto questo l'autore crea un mix stupendo che ti appassiona, ti travolge, ti fa scorrere le pagine in fretta.
Quando arrivo alla fine, alle ultime parole del libro, provo quasi un vuoto: devo lasciare il protagonista al quale mi sono affezionata, sento che la sua storia andrà avanti però, perchè in lui c'è vita e sà che non si perderà d'animo.
E' domenica, un pomeriggio nel quale il sogno si sta lentamente spegnendo in vista del lunedì: la realtà si sta facendo corpo.
Ma non è un segno d'abbandono, di rinuncia, Andrea Bonin incontrerà altre opportunità, altri volti di donna, altri squarci di Vicenza che lo terranno legato alla vita, perchè la vita lui, l'ha vivace dentro e la sà trasmettere.
Dono stupendo.
Emma

2 commenti:

Anonimo ha detto...

C'ero anch'io, concordo con Emma: grande Lolli!
Invece la Bellocchio s'è parlata addosso un po' troppo, ha letto metà libro, l'altra metà non so perchè sono andato via.
A mezzanotte allo Shindy Herman Zed sarebbe stato interessante, peccato che ci fosse troppa gente e non si sentisse nulla! Ho preso il libro però. Ciao a tutti, alla prossima.
Alberto

Anonimo ha detto...

Il chiostro dove si è svolto il festival era veramente bello. Lolli molto simpatico, devo ancora leggerlo, vi farò sapere. Bellocchio saputella; Zed non so, leggerò il suo primo libro, questo che hanno presentato non l'ho preso.
Interessante il vostro blog, lo seguirò.
Ciao e buon lavoro.
Vale