13/11/09

DA TUTTO LIBRI 7/11/09

di GIOVANNA ZUCCONI
In questo preciso momento sono 317, 343, 695 e 1868, dal più recente al più antico, ma la cifra cambia continuamente. Anche i più banali sono interessanti, e comunque è importante che ci siano, tutti, tanti. In questo luogo, e anche altrove.

Non è un indovinello. Stiamo parlando dei commenti dei lettori a una serie di articoli che stanno comparendo su Huffingtonpost.com, influentissimo giornale o blog, chiamatelo come vi pare. Nella pagina libri (fantastica) si discute intorno all'ultimo di Jonathan Safran Foer, l’autore di Ogni cosa è illuminata e di Molto forte, incredibilmente vicino. È un saggio, si intitola Eating animals, «mangiare animali». Il giornale sta pubblicando diversi interventi su un tema che considera cruciale, il pubblico ne discute con passione e, senza intemperanze.

Sì, il dibattito sì, accidenti. Qualcosa deve essere andato storto, dagli anni in cui ci si straziava nelle assemblee a disquisire per ore dei massimi sistemi, a questi anni qui, di mortificanti sbraitamenti televisivi, dove conta soltanto non far parlare e non far capire. Bisogna reimparare a discutere. Internet, che è anche una sentina di ciance e livori, in alcuni suoi luoghi può essere una bella palestra: di toni, di argomenti. Scrive Foer: «Svegliare qualcuno che dorme è sempre possibile, ma non c'è fracasso che riesca a svegliare qualcuno che finge di dormire». È uno dei suoi argomenti contro l'industria alimentare e soprattutto l'allevamento industriale, e contro la presunta sordità di chi dovrebbe conoscerne le implicazioni, e invece fa finta di niente. Ma quella frase è anche un manifesto politico: per farsi ascoltare, perfino da chi è in malafede, l'argomentazione mite è più efficace dell'urlo. Lui fa così.

Racconta. E ragiona. E i suoi lettori, che proseguono il racconto e il ragionamento per esempio su Huffingtonpost.com o nel sito del New York Times, fanno altrettanto. C'è il vegano convinto, quello che spiega come gli americani mangino 150 volte più polli dei loro nonni, chi si preoccupa per i vitelli e chi per l'effetto serra, c'è il rabbino e c'è l'attrice testimonial, il filosofo e il pirla che fa giochi di parole con «hot dog», e anche un italiano secondo il quale «in Italy we eat rabbit, cats, birds», con buona pace del micio di casa.

Il libro di Foer è bellissimo, la discussione civile, pensiamoci su.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Autore molto giovane, vale la pena di conoscerlo. Consiglio di iniziare da "Molto forte, incredibilmente vicino".
Marianna

Anonimo ha detto...

Comprerò quest'ultimo, ho letto i precedenti e, per una sorta di responsabilità verso gli autori che mi piacciono, devo averli tutti!
Vi farò sapere com'è.