26/04/10

COSA C'E' DI NUOVO...


Cosa c'è di nuovo da leggere nel blog dello Spritz Letterario?
Vediamo...
ah, non vi ho raccontato com'è andata al convegno delle Città Impresa, per il Nordest Capitale della Cultura nel 2019. Bè, intanto al 2019 (per fortuna) c'è tempo, perchè è necessario lavorare tanto in un luogo dove la cultura fatica ad atechire, dove l'apparenza conta più della sostanza, dove i libri sono venduti a metro come oggetti d'arredamento, più che come veicoli di indipendenza o diffusori di emozioni ed esperienza.

Con Alberto Galla sono stata alla Grafica Veneta, primo stampatore in Italia e terzo in Europa (Harry Potter tanto per dare un titolo), a sentir parlare de "il valore dei libri". Relatori: Cesare De Michelis (presidente Marsilio Editori), Gian Arturo Ferrari (presidente del Centro per il Libro e la Promozione della lettura), Stefano Salis (Sole 24 Ore) e Christopher John Meade (codirettore dellInstitute for the Future of the Book). Si è parlato soprattutto del futuro incerto dei libri in formato cartaceo, in quanto il formato digitale, oltre a permettere di interagire con il testo, è più economico. Ma nessuno ha la minima idea di come andrà a finire, visto che quando si parla di digitale le virate improvvise, sia in positivo che in negativo, del mercato sono imprevedibili. Le vecchie leve del settore sono convinte che la carta vincerà sempre, le nuove ovviamente no.
Il dr Ferrari ha fornito dei dati angoscianti che vi elenco:
  • 11 milioni di titoli nuovi all'anno, nel mondo;
  • 70 miliardi (euro) il fatturato mondiale;
  • 3,3 miliardi (euro) il fatturato italiano;
  • Italia 7° Paese mondiale per la lettura;
  • 550 mila i titoli in un anno in Italia, di cui solo 250 mila venduti.
Analizzando il prezzo di un libro (in percentuale) ecco come sono divisi i guadagni:
  • 25% invenduto
  • 35% canale di vendita (libraio)
  • 10% costo industriale (stampa)
  • 10% autore
  • 20% editore
C'è da chiedersi come facciano a vivere gli editori, stando a questi dati. Basta un libro, un best seller, per sopravvivere. Tutti (quelli più importanti) ne hanno almeno uno.
Da questi dati capite che il formato digitale eliminerebbe molti costi, ad esempio 25% di invenduto, 35% del canale di vendita, ecc.

Il futuro del libro, come lo conosciamo oggi, è incerto.

A quanti gradi Fahreneheit brucerà il formato digitale?
m.

Nessun commento: